DITTO: QUANDO L'AMORE COMUNICA ATTRAVERSO IL TEMPO
INTERNATIONAL FESTIVAL PREMIERE
Ditto di Seo Eun-young, remake del film originale del 2000 dallo stesso titolo, romanticizza gli anni Novanta in linea con la nostalgia contemporanea per il passato. Siccome viene inquadrato nella categoria delle storie d’amore a base fantascientifica, ci si potrebbe immaginare un B-movie un po’ kitsch oppure una commedia romantica. Ma, sorprendentemente, questo film tira fuori in modo estremamente genuino i sentimenti amorosi puri e commoventi di un film romantico tradizionale.
Yong (Yeo Jin-gu) è al terzo anno di ingegneria: una facoltà non molto ambita dalle studentesse nel 1999. Quando una di queste rarità, che si chiama Han-sol (Kim Hye-yoon), entra come matricola, Yong deve rimpiazzare il suo migliore amico nonché presidente del consiglio studentesco, che è infortunato, per farle vedere la facoltà. Ognuno dei due crede di vedere nell’altro una scintilla ma, naturalmente, per l’impacciato Yong non è così facile fare il primo passo. È a questo punto che trova un impianto radio attraverso il quale sente la voce di una sconosciuta. Si tratta di Mu-nee (Cho Yi-hyun), una studentessa di sociologia del suo stesso anno che deve intervistare uno sconosciuto per un progetto scolastico. I due, che hanno entrambi una cotta per qualcuno, si ripromettono di incontrarsi per aiutarsi reciprocamente. Malgrado entrambi si presentino all’appuntamento, non riescono a incontrarsi e, dopo una serie di conversazioni, Yong e Mu-nee si rendono conto di appartenere a due secoli diversi: lui vive nel 1999, lei nel 2022.
Sulle stesse frequenze, sia letteralmente che metaforicamente, Yong e Mu-nee diventano amici e si fanno reciprocamente da consulenti sentimentali. Essere di sesso opposto consente loro di condividere maggiori informazioni, mentre l’anonimato li mette a loro agio e li fa essere completamente sinceri l’uno con l’altro. Ma il loro rapporto va in frantumi nel momento in cui Yong scopre il suo inevitabile futuro: il destino gli dice che il suo amore non potrà diventare realtà: ma si tratta di qualcosa di prestabilito oppure le sue azioni lo porteranno ad arrivare nel mondo in cui vive Mu-nee, nel 2022? Non ha alcuna importanza, perché questi due giovani si spezzeranno inesorabilmente il cuore a vicenda, ma (sorprendentemente) non perché si siano innamorati l’uno dell’altro. Nel momento in cui il mondo di Yong va in frantumi, si sente in sottofondo la canzone di Kim Kwang-jin Letter (2000) che parla al posto del suo cuore.
Gli ultimi anni Novanta e i primi anni Duemila sono stati il momento di massimo splendore dei film sentimentali coreani, con titoli come The Contact (1997), Christmas in August (1998), Il Mare (2000), Bungee Jumping of Their Own (2001), One Fine Spring Day (2001) e The Classic (2003). Il genere si sarebbe presto esaurito e forse il successo della romantic comedy My Sassy Girl (2001) ha avuto il suo peso in questa svolta, perché questo genere più leggero è diventato predominante mentre i film sentimentali tradizionali sono gradualmente spariti. Qualcuno sostiene che questo fenomeno sia stato causato dagli sceneggiati televisivi che hanno reso il genere facilmente accessibile, ma qualunque sia stata la ragione, è diventato sempre più difficile vedere pellicole sentimentali sul grande schermo. Come per la moda, però, le tendenze si ripresentano nel tempo. I remake, i reboot e i sequel stanno diventando estremamente comuni, non solo nel cinema coreano ma anche a Hollywood. Ciò che però rende Ditto interessante e unico nel suo genere è che si tratta del remake coreano di una produzione anch’essa coreana. La versione di Seo non solo rende contemporanea e attuale la storia originale, ma cambia anche il genere dei protagonisti, per offrire una prospettiva più fresca.
Come nel suo film d’esordio, Overman, Seo ritorna al tema dell’amore e del destino con un’altra storia di formazione. Ditto ci incoraggia a seguire il nostro cuore e a soddisfare la nostra nostalgia. Come Mu-nee che si collega al passato con l’impianto radio, questa storia ci collega a quella parte del nostro passato dove ci soffermiamo per interrogarci su quell’amore che avrebbe potuto essere.
Seo Eun-young
Seo Eun-young ha studiato alla Korea National University of Arts, laureandosi in regia. Ha girato diversi cortometraggi, come Rainy Season (2013), The Beginning of a Murder (2014) e Part-Timer Paradise (2014) che è stato presentato in diversi festival internazionali. Il suo lungometraggio d’esordio, Overman, è stato presentato in anteprima al Busan International Film Festival del 2015, dove ha ottenuto il premio Daemyung Culture Wave Award. Nel 2021 la regista ha girato il film Go Back, una storia di abusi su minori che è stata presentata al Bucheon International Fantastic Film Festival e ha vinto un premio per la distribuzione. Ditto è il suo terzo film. "Attenzione la recensione non è mia, infatti qui sotto ho citato la fonte"
FILMOGRAFIA
2016 – Overman
2021 – Go Back
2022 – Ditto
Fonte...qui
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