venerdì 19 maggio 2023

JOSÉE: Un delicato viaggio verso la rinascita

 

    COLPO D'OCCHIO


Sinossi
L’incontro fra Josée e Lee Young-seok avviene quando la sedia a rotelle di lei subisce un danno e lui si ferma per soccorrerla. È così che il ragazzo si affaccia al mondo malinconico ma fantasioso di Josée, una donna disabile dal passato doloroso e dal presente complicato. Le loro vite si legheranno l’una a l’altra fino a far mutare, forse per sempre, il corso del loro destino.

Recensione del film
Ho visto qualche sabato fa questa pellicola, e ne sono stato subito rapito. Il romanzo della scrittrice giapponese Seiko Tanabe “Josée tra le altre cose molto famosa in patria, the Tiger and the Fish” (1984) di suo aveva già aveva già avuto delle versioni cinematografiche: la più famosa è la pellicola diretta da Isshin Inudo regista poliedrico e prolifico, uscita in Giappone nel 2003 e un compendio riassuntivo dallo stesso titolo nel 2010.
Una delle storie d'amore più profondo e significative, che da quasi tre decadi continua ad emozionare mezzo mondo. In questa piccola opera d'arte cinematografica, diretta da Kim Jong-kwan  viene analizzato in modo malinconico, e profondo il punto di vista di Lee Young-seok quello con cui il pubblico si identificherà più facilmente. Un giovanotto calmo e gentile, ma fortemente condizionato dalle donne a cominciare dalla sua insegnante, con cui ha una relazione clandestina, alla compagna universitaria che frequenta saltuariamente con cui cerca di avere un rapporto, ma fallisce miseramente. È una rassicurazione che il giovane trova instaurando una relazione con Josée, forse la sola  ad avere davvero bisogno di lui e a farlo sentire indispensabile. Malgrado la sincerità fra i due, che nel suo mite appartamento (una sorta di capanna per senza tetto) dove la donna vive, riempita con cianfrusaglie di ogni tipologia, un mucchio di libri e accessori per cucinare, crea un quadro di carattere quasi poetico isolando il tutto dalla metropoli circostante, e sia autentico e condiviso, si ha nello stesso instante l’impressione che Lee Young-seok si trovi in quel per la paura dell'ignoto e di un futuro incerto, non proprio felice, che li sovrasta con i suoi repentini cambiamenti. Una storia da seguire tutto di un fiato, ma che crea un punto di riferimento per chi nella vita ha avuto le difficoltà di un mondo in contrasto con le proprie esperienze di vita. Insegna come la disabilità viene si compresa, ma mai accettata. Il disabile stesso non accetta molte volte la sua situazione (chi l'accetterebbe diciamoci la verità), anzi odia e incolpa la società di questo suo disagio. 



1 commento:

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