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Introduzione
Molti si chiedono cosa significa il bullismo, cosa rappresenta il vessare il prossimo, solo perché “debole”, e “indifeso”. Nella piaga sociale, che più ci preoccupa, c’è questo fenomeno, senza fare la morale, andiamo a raccontare quella che è la storia più dolorosa, ma raccontata, tra i banchi di scuola.
Trama
Park Moo Jin (Park Hee Soon) e Kang In Ha (Choo Ja Hyun) sono una coppia sposata. Park Moo Jin fa l'insegnante di liceo e Kang In Ha gestisce una panetteria. La loro esistenza tranquilla viene stravolta quando il figlio viene ferito gravemente durante un episodio di violenza scolastica. Park Moo Jin e Kang In Ha cercano di far emergere la verità che si cela dietro al bullismo scolastico. All'estremo opposto troviamPark Moo Jin (Park Hee Soon) e Kang In Ha (Choo Ja Hyun) sono una coppia sposata. Park Moo Jin fa l'insegnante di liceo e Kang In Ha gestisce una panetteria. La loro esistenza tranquilla viene stravolta quando il figlio viene ferito gravemente durante un episodio di violenza scolastica. Park Moo Jin e Kang In Ha cercano di far emergere la verità che si cela dietro al bullismo scolastico. All'estremo opposto troviamo Oh Jin Pyo (Oh Man Seok) e Seo Eun Joo (Jo Yeo Jeong), una coppia ricca e potente. Oh Jin Pyo è presidente di una fondazione scolastica privata, che ha ereditato dalla sua famiglia. Non sanno cosa sia il fallimento e non manca loro nulla, ma hanno un figlio scapestrato che è un bullo. Ciononostante, non si fermeranno dinnanzi a nulla pur di insabbiare i crimini del figlio.o Oh Jin Pyo (Oh Man Seok) e Seo Eun Joo (Jo Yeo Jeong), una coppia ricca e potente. Oh Jin Pyo è presidente di una fondazione scolastica privata, che ha ereditato dalla sua famiglia. Non sanno cosa sia il fallimento e non manca loro nulla, ma hanno un figlio scapestrato che è un bullo. Ciononostante, non si fermeranno dinnanzi a nulla pur di insabbiare i crimini del figlio.
Recensione
Uno dei drama più belli che abbia mai visto, sia per quanto riguarda la trama, sia per fotografia, scenografia, e recitazione.
Per qui la recitazione, è un punto di incontro, tra la perfezione, e la magistrale elevatura artistica. Basterebbe un solo nome Nam Da Reum il bambino (che bambino più non è) prodigio della corea del sud, caratterista perfetto, già visto in “Come and Hug Me”, qui si eleva alla perfezione più totale, interpretando un ragazzo figlio di un umile famiglia, Mamma proprietaria di una panettaria, e padre insegnante di liceo. Una sorellina amorevole, che vede il fratello come un baluardo di coraggio, e senso umano, per poi diventare una guerriera per quanto succederà in seguito. Ebbene si la famiglia perfetta ad un certo punto si gretola, di distrugge, e va in pezzi, perché il figlio subisce un grave incidente, cadendo dall’ultimo piano di un edificio scolastico (lo stesso che frequenta il ragazzo, e la sorella). Da questo punto in poi, comincia l’inferno, un viaggio nell’oblio, dove tutto diventa scuro, dove la notte non sembra finire mai, e dove dall’altra parte c’è la tipica famiglia di “ricconi”, i cui soldi e il potere controllano tutto, anche gli organi istituzionali, dove una mamma sembra una bambola di porcellana, messa li in una teca di cristallo, ed il marito un misogino despota, il cui figlio è solo un nome, che dovrà in futuro ereditare l’azienda di famiglia. Lei (la madre dell’antagonista) è la magistrale interprete di “Parasite” film vincitore agli ultimi Oscar, Jo Yeo Jung perfetta, una donna amorevole e protettiva verso il figliol prodigo, la cui anima nera viene fuori man mano, che si prosegue nella storia. Vengono fuori macchinazioni diaboliche, e più si scava in profondità, più si evince di come l’animo umano, può essere più scuro della pece, di come la separazione, tra spirito, e freddezza emotiva, diventano un muro insormontabile, che alla per farlo crollare, si deve usare tutta la forza che si ha.
La maglia del povero ragazzo in coma, si batterà, tirerà fuori le unghie, in un crescendo di colori caldi, e freddi, per poi diventare tutto tiepido. Fino al crescendo finale, dove le due famiglie, verranno messe come in un ago della bilancia, dove i due mondi collideranno, e si sgretoleranno sempre di più.
L’interpretazione e la recitazione sono la punta di diamante di questo drama, tutto il cast è perfetto, Choo Ja Hyun che recita la mamma che tutti vorremmo avere, la cui voce si spezza nel parlare del figlio, ma che saprà graffiare e mordere come una tigre per dare giustizia al proprio figlio.
Mitica la scena (senza fare spoiler) del confronto tra le due madri, quasi a rallentatore, con colori cubi e scuri, dove i due status sociali, si annienteranno. Qui Jo Yeo Jung è perfetta, da una prova di grandissima attrice.
Una nota anche di merito, va a Kim Hwan Hee, bravissima, non riesco ad aggiungere altro, tra le altre cose l’avevo già vista in “Revenge Note”, un simpatico drama, di cui farò una piccola recensione. Le musiche sono poi un bellissimo accompagnamento, tra tutte “Over the moon” che vi farà commuovere non poco, per quanto rispecchia l’animo del drama, in tutto e per tutto.
In questo drama si affronteranno inoltre, molti temi, si evinceranno i tipici problemi presenti in ambito scolastico, come bullismo, alienazione, emarginazione, trattati animo umano, e allo stesso tempo con denuncia sociale, di un sistema malato, che alle volte crea più problemi, di quanti ne risolva.
Conclusione
C’è da dire che più vanno avanti, più questi drama diventano delle piccole ricchezze culturali, perché oltre al tema trattato delicato, e brutale allo stesso tempo. Qui si nota come le differenze tra due ceti sociali, sono solo nel “conto in banca”. Si capisce, che se in un nucleo famigliare manca l’amore, l’affetto, e la crescita emotiva, si sviluppa un odio crescente, dove non serve puntare urlare, perché a volte, serve un semplice abbraccio, per mettere a tacere tutti i pensieri negativi. Che si è bulli, perché non c’è interesse nel capire il prossimo, perché se un anima è nera, può diventare bianca, ma se vicino a quell’anima nera, ci sono cattiveria, ignoranza, e disinteresse, quell’anima diventare ancora più scura, e non ci sarà più niente da fare.
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